Damiana Guerra si avvicina precocemente al mondo della scrittura e ne rimane affascinata: a sedici anni vince il suo primo concorso letterario iniziando una lunga collaborazione con la rivista online “Kult Underground” che ne ha pubblicato regolarmente i racconti.
Inizia a studiare teatro con il maestro Gian Luca Righetti dei Teatri dell'Era per poi, nel 2012, iniziare un percorso con il maestro Claudio Calafiore della compagnia Faber Artis del Teatro Nero di Modena. È proprio Faber Artis a mettere in scena tre delle sue opere (a ottobre 2012“Germinga” omaggio a Hervé Guibert, morto a soli 36 anni di Aids; a febbraio 2014 “Nella cattiva sorte” liberamente tratto dalla storia della modenese Giulia Galiotto, vittima di femminicidio e a luglio 2015 “Bancomàt”all'interno della rassegna di teatro comico “Corti d'estate” del Teatro Nero).
Attualmente collabora con la compagnia Nogu Teatro di Roma (la cui collaborazione nasce con la rappresentazione del suo “Santificatemi” all'interno del NopS Festival di maggio 2015).
Grazie alla rivista Perlascena pubblica sulla rivista Krapp's Last Post il suo “Ti amerò per sempre” e il suo “P.Butterflies”.
Sempre su Perlascena, pubblica il suo “Espulsione spontanea del feto” (Perlascena nr. 9).
Il 15 febbraio 2019, a Teatrosophia di Roma, debutta “Eva”, tratto da “Il Diario di Eva” di M. Twain, con Ilaria Manocchio per Nogu Teatro.
A marzo 2019, pubblica “Medea in tredici volte A per diciassette volta B” sulla collana di Drammaturgia contemporanea SCENAMUTA, edizioni Progetto Cultura, con la prefazione di Letizia Russo.
Nel 2019 vince il premio teatrale La clessidra con il suo “Torna da me”, pubblicato a marzo 2021 sulla collana di Drammaturgia contemporanea SCENAMUTA, edizioni Progetto Cultura, con la prefazione di Stefano D’Angelo.
A gennaio 2020, pubblica i suo “Compleanno di un suicida” nel primo volume di “Corti – La scena nova”, edizione Alpes Italia.
A marzo 2020, per la collana digitale di Drammaturgia Contemporanea “Opere da tre soldi” pubblica il suo “Ipotesi di una Medea” che viene prodotto dal Teatro Tor Bella Monaca di Roma.
A luglio 2021 arriva finalista alla Biennale Teatro di Venezia per il bando autori under 40.
Il 19 settembre 2021, all’interno del Festival Filosofia di Modena, debutta il testo “90 minuti di libertà” scritto a quattro mani con il drammaturgo e attore Giuseppe Piccione.
Ad aprile 2022 scrive il testo Di-Stanze e Quel che Resta (che ha debuttato al Trasparenze Festival dal 3 al 8 maggio 2022) per il Teatro dei Venti di Modena con la regia di Stefano Tè. Con la compagnia Peso Specifico Teatro, all’interno del Festival di Filosofia 2022, debutta il progetto “Nessun passo senza impronta”.
Laureata in filosofia, ama il nero profondo, i gatti. E odia i dolci.
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