26/10/2022
I nostri corsi hanno finalmente trovato una casa per poter ripartire.
Ce n'è per tutti i gusti ed età!
Siete pronti per nuove esperienze? Presto le date di partenza!
Corsi di teatro adulti base ed avanzato, teatro ragazzi e teatro danza.
Per saperne di più visita la pagina dedicata!
17/09/2022
Come unire il canto alla recitazione?
Può una canzone essere raccontata senza musica?
Un brano di un'artista italiano può unirsi ad un altro brano popolare o di un'altra nazione?
Tutto questo è il Verdi OFF 2022!
Quest'anno, in collaborazione con AERCO e alcuni cori di Parma, partecipiamo con gran piacere alla programmazione del Verdi OFF: CONCERTO CORALE, dove racconteremo storie insieme al canto!
Questo è il calendario degli eventi:
domenica 25 settembre 2022, ore 16:30 - INVITO A CENA, con il coro La Fontana - Trecasali, Villa Gaj Corradi
domenica 9 ottobre, ore 16:30 - IL PICCOLO SIGNORE, con il coro Laus Vocalis - Vigatto, RSA Casa degli Alberi
mercoledì 12 ottobre, ore 21:00 - IL FIGLIO E LA BUONA NOVELLA, con il coro Ars Canto - Parma, Casa della musica
sabato 15 ottobre 2022, ore 16:30 - ICARO, con il coro Vox Canora - Parma, Villa Santa Clotilde
domenica 16 ottobre 2022, ore 16:30 - IL FANTASMA DELLA CORALE, con il coro di voci bianche Corale Verdi - Sorbolo, Centro Diurno Casa degli Anziani
Per saperne di più: Verdi
OFF
laboratorio teatro adulti
mercoledì 18 gennaio 2023 | 21:00 - 23:00
ARP DANCE, Via Bobbio - Parma
laboratorio teatro ragazzi
venerdì 20 gennaio 2023 | 17:00 - 18:00
ARP DANCE, Via Bobbio - Parma
11/11/2020 - una questione tutt'ora aperta
Da poco c'è stata l'ennesima manifestazione per la cultura. E noi ci siamo stati, c'eravamo, a Bologna. E siamo stati lì per niente. Non c'era unità, era assente. L'assenza spettacolare, appunto. Ma sembra essere l’essenza, la vera assente spettacolare.
Non ce l'abbiamo con gli organizzatori, con la CGIL. Non ce l'abbiamo con il Coronavirus. E non ce l'abbiamo nemmeno con Franceschini.
Ce l'abbiamo con questa cultura che da 30-40 anni è sempre andata verso la stessa direzione. L'unica direzione. Quella dei soliti. Della gente che si crede importante. E hanno il coraggio di dire che la cultura salvi. Ma ad essere salvati sono sempre gli stessi...
Che cultura è una cultura che salva sempre gli stessi? Non è cultura, è business. Allora cosa manifestiamo a fare se poi tanto i risultati sono questi, gli stessi? Finito il lockdown e finito il tempo del "siamo tutti uniti", dell'andrà tutto bene, sono tranquillamente ripartiti i festival, è stato riaperto timidamente qualche teatro e c'erano sempre le stesse facce, gli stessi artisti, le stesse compagnie.
Perché (e per chi) dovremmo scendere in piazza?
Per la categoria? Forse ci stiamo.
Per i soliti? Allora no. Tanto per loro una volta riaperto… tutto passa.
E si ritorna a non essere presi sul serio.
A non venire ascoltati. A non essere ricontattati.
Perché in tempo di crisi dobbiamo fingere di essere tutti uniti quando in realtà la quotidianità è ben lontana da tutto questo?
Non manifestiamo per salvare il culo a loro.
Anche se c'era gente (della categoria) che alla manifestazione era venuta per guardarlo il culo, quello di una ragazza in leggings, e commentarlo con qualche collega.
Altro che cultura.
È tutto business e... questione di culo.
“Sentimi, per Dio, sentimi! Io soffro. Non vedi che soffro?”
L’uomo, la bestia e la virtù – Pirandello